Questa secolare funzione pre-conciliare in Latino affonda le sue radici nelle tradizioni monastiche delle abbazie benedettine.
Alle ore 09.30 si inizia con il rito delle "Lamentazioni di Geremia" al termine delle quali, alle ore 11.30, vi sono i suggestivi riti del "Miserere" e del "Terremoto", durante i quali i confratelli della Confraternita di Sant'Antonio Abate sono prostrati a terra.
Allo spegnersi dell'ultima candela che simboleggia la morte del Redentore, percuotendo i banchi della chiesa, si simula il "Terremoto", aiutati anche dal suono gracchiante delle "bàttole" (conosciute come le "tròzzele"), per riprodurre lo sconvolgimento della natura alla morte del Redentore.
Alle ore 09.30 si inizia con il rito delle "Lamentazioni di Geremia" al termine delle quali, alle ore 11.30, vi sono i suggestivi riti del "Miserere" e del "Terremoto", durante i quali i confratelli della Confraternita di Sant'Antonio Abate sono prostrati a terra.
Allo spegnersi dell'ultima candela che simboleggia la morte del Redentore, percuotendo i banchi della chiesa, si simula il "Terremoto", aiutati anche dal suono gracchiante delle "bàttole" (conosciute come le "tròzzele"), per riprodurre lo sconvolgimento della natura alla morte del Redentore.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal gruppo facebook Ufficio delle tenebre - Venerdì Santo a Monte Sant'Angelo - Puglia.